Tutela penale di disegni e modelli registrati
Dott. Antonio Zenti racconta un recente caso nell’ambito della definizione tutela penale di disegni e modelli registrati per una casa di abbigliamento e calzature. Per motivi di delicatezza della materia abbiamo omesso il nome del nostro cliente.
Riassunto del caso
Quesito:
La tutela penale dell’esclusività di titoli di proprietà industriali è contenuta tanto nel vigente Codice Penale quanto nella legislazione speciale di settore, vale a dire nel Codice di Proprietà Industriale (CPI - art. 127).
In particolare, la contraffazione di disegni e modelli costituisce una condotta delittuosa incriminata da specifici reati contro la fede pubblica ai sensi degli artt. 473 e ss. del vigente Codice Penale, mentre all’interno del Titolo VIII, capo II, del Codice penale, il legislatore ha previsto differenti reati tra cui la fabbricazione e il commercio di beni realizzati con appropriazione dell’altrui titolo di proprietà industriale (art. 517-ter C.P.). Le sanzioni di carattere penale, reclusione e/o multa, si applicano quando l’illecito è operato dal contraffattore al fine di trarne profitto, vale a dire allo scopo di realizzare un qualsiasi tipo di vantaggio anche non puramente economico.
La consulenza offerta:
All’inizio del 2017 una notoria casa di abbigliamento e calzature italiana, con oltre 1000 negozi monomarca e migliaia punti vendicata multimarca, presente in oltre 100 Paesi nel mondo, ha chiesto in urgenza assistenza al nostro Studio per tutelare i propri diritti di proprietà industriale.
La suddetta casa di abbigliamento e calzature italiana, infatti, tramite alcuni suoi addetti, aveva individuato presso uno stand espositivo di una nota fiera internazionale di settore, alcuni prodotti ritenuti in interferenza con l’ambito di tutela riconducibile ad un proprio design comunitario (disegno o modello comunitario registrato).
Sulla base di alcune fotografie acquisite presso il suddetto stand, BIESSE ha quindi redatto un parere tecnico–legale confermando l’interferenza tra il disegno o modello comunitario registrato in questione e i prodotti contestati esposti in fiera.
Il parere scritto da BIESSE è stato poi allegato alla documentazione legale prodotta dagli avvocati della casa di abbigliamento e calzature, denunciando la contraffazione presso la Guardia di Finanza, particolarmente presso il Comando competente per territorio.
BIESSE ha anche partecipato, per la parte competente, all’esposizione dei fatti presso il Comando della Guardia di Finanza, la quale dopo gli accertamenti di rito ha inviato alcuni finanzieri per provvedere al sequestro in fiera dei prodotti contestati.
Durando la fiera solo pochi giorni, e non potendo prescindere da un preliminare accertamento dell’esposizione, nell’ambito della stessa fiera, dei prodotti contestati, il tutto è stato molto serrato.
La richiesta di consulenza avanza a BIESSE perveniva infatti nel primo pomeriggio, mentre la mattina presto del giorno successivo, con parere tecnico-legale redatto, BIESSE si trovava presso il comando della Guardia di Finanza, tra l’altro fuori la provincia di Brescia e particolarmente fuori la regione Lombardia.
Dott. Antonio Zenti
- BIESSE IP
Italian patent attorney , iscritto all'albo professionale dei consulenti in proprietà industriale