GUIDA AL DIRITTO INDUSTRIALE: Brevetti
Che cos’è il brevetto
Il brevetto è un titolo giuridico che conferisce al titolare un diritto esclusivo di sfruttamento dell’invenzione, in un territorio delimitato e per un periodo di tempo di 20 anni massimo. Il brevetto consente di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare l’invenzione senza autorizzazione del titolare.
Il brevetto conferisce al relativo titolare, o ai titolari, il diritto di attuare in esclusiva l'invenzione e di trarne profitto nel territorio dello stato che lo ha rilasciato.
In particolare in Italia il brevetto conferisce al titolare i diritti esclusivi:
a. se oggetto del brevetto è un prodotto, il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di produrre, usare, mettere o proporre in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto in questione;
b. se oggetto del brevetto è un procedimento, il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di applicare il procedimento, nonché di usare, mettere o proporre in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto direttamente ottenuto con il procedimento in questione.
c. Il brevetto non è un certificato di qualità, e tantomeno non è un'autorizzazione all'immissione in commercio. Inoltre l'ottenimento del brevetto non garantisce il successo commerciale dell'invenzione.
Che cosa è possibile brevettare
Possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni, di ogni settore della tecnica, che sono nuove e che implicano un'attività inventiva e sono atte ad avere un'applicazione industriale.
La concessione del brevetto è pertanto subordinata al superamento di un esame da parte dell'ufficio brevetti relativamente a tali requisiti oltre agli ulteriori requisiti di liceità, chiarezza e sufficienza di descrizione.
Pertanto il deposito della domanda di brevetto non garantisce la concessione della stessa: l'ufficio brevetti può rifiutare la domanda per mancanza di uno o più requisiti, indipendentemente dalle energie spese dal professionista.
Un'invenzione è considerata nuova se non è compresa nello stato della tecnica. Lo stato della tecnica è costituito da tutto ciò che è stato reso accessibile al pubblico nel territorio italiano o all'estero prima della data del deposito della domanda di brevetto, in qualsiasi lingua, mediante una descrizione scritta od orale, disegni, una utilizzazione o un qualsiasi altro mezzo. Pertanto alla data di deposito della domanda di brevetto l'invenzione deve essere segreta. La presentazione dell'invenzione al pubblico, ad esempio in fiera, su internet, su una rivista o una brochure, ecc., renderebbe non nuova una successiva domanda di brevetto depositata per la stessa invenzione, anche se il deposito è effettuato dallo stesso inventore.
E' quindi indispensabile mantenere segreta l'invenzione fino alla data di deposito della corrispondente domanda di brevetto.
Un'invenzione è considerata come implicante un'attività inventiva se, per una persona esperta del ramo, essa non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica, ovvero non è una banale combinazione di caratteristiche singolarmente note.
Ad esempio, se l'invenzione si basa sulla combinazione delle caratteristiche A+B, tale combinazione mancherebbe di altezza inventiva rispetto a due documenti d'arte nota che descrivono uno la caratteristica A e l'altro la caratteristica B, se tale combinazione risulta ovvia per il tecnico del settore.
L'invenzione deve essere descritta in modo sufficientemente chiaro e completo perché ogni persona esperta del ramo possa attuarla.
Quanto dura il brevetto
Il diritto di esclusiva conferito al titolare del brevetto si configura come un'eccezione rispetto ad un regime economico di concorrenza e libero mercato, qual è quello in cui viviamo.
Il legislatore concede un diritto di esclusiva "a tempo determinato" (massimo 20 anni) in cambio dell'informazione tecnica, cioè in cambio di una descrizione chiara e approfondita dell'invenzione; alla scadenza del brevetto le informazioni in esso contenute devono essere sufficienti a far si che l'invenzione possa essere riprodotta anche da terzi e trovare un'ampia diffusione, a vantaggio della comunità.
Volendo riferirsi ad esempi pratici, si pensi ai farmaci generici, che comprendono principi attivi per i quali il relativo brevetto è scaduto. Il produttore di un farmaco generico deve poter essere in grado di riprodurre il principio attivo sulla base della descrizione fornita nel brevetto scaduto e senza dover ricorrere a nuova ricerca o sperimentazione.
Il requisito della liceità, in qualche modo legato all'etica, viene preso in considerazione per lo più per le invenzioni del settore biotecnologico, quasi mai per le invenzioni meccaniche. Probabilmente in Italia una domanda di brevetto su una sedia elettrica sarebbe respinta, così come un'invenzione finalizzata alla selezione genetica degli embrioni umani.
Che cosa non può essere brevettato
Non sono considerate come invenzioni, nel senso che non sono brevettabili in quanto tali:
a. le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici;
b. i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali, per gioco o per attività commerciale ed il software;
c. le presentazioni di informazioni.
Inoltre non possono costituire oggetto di brevetto:
a. i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano o animale;
b. le varietà vegetali e le razze animali ed i procedimenti essenzialmente biologici di produzione di animali o vegetali, comprese le nuove varietà vegetali rispetto alle quali l'invenzione consista esclusivamente nella modifica genetica di altra varietà vegetale, anche se detta modifica è il frutto di un procedimento di ingegneria genetica.
Il brevetto è un patrimonio immateriale; il brevetto può essere ceduto, dato in licenza o fornito in garanzia dei prestiti bancari
Ricordatevi sempre di avvisare il Vostro mandatario di ogni variazione dei dati anagrafici, ad esempio cambi di indirizzo, in quanto vanno annotati con un'apposita procedura avanti l'ufficio italiano brevetti e marchi UIBM. Analogamente è sempre consigliabile annotare eventuali licenze concesse a terzi, e trascrivere eventuali cessioni.
I diritti patrimoniali nascenti dalla brevettazione spettano al titolare; gli inventori hanno il diritto morale ad essere riconosciuti come autori dell'invenzione. Agli inventori può dover essere riconosciuto un equo premio dal titolare del brevetto.
In alcune circostanze la domanda di brevetto o il brevetto possono essere inclusi nel bilancio come assett immateriali dell'azienda e possono concorrere all'ottenimento di crediti bancari.
Le domande di brevetto e i brevetti possono essere dati in licenza, esclusiva o non esclusiva, in tutto o in parte, oppure possono essere ceduti, in tutto o in parte.
Cosa significano le diciture PATENT PENDING vs PATENT GRANTED vs PATENTED
Fintantoché la domanda di brevetto non è stata concessa, sul corrispondente prodotto può essere scritto "domanda di brevetto depositata" (in inglese: patent pending); la dicitura "brevettato" (patented / “patent granted”) è utilizzabile solo dopo che effettivamente il brevetto è stato concesso dall'ufficio brevetti. Chi non osserva questa norma commette un illecito sanzionabile (anche severamente all'estero).
Perché rivolgersi ad un consulente in brevetti
I cittadini e le aziende italiani, e i residenti nel territorio dello stato, non sono obbligati a farsi rappresentare da un mandatario in brevetti avanti l'ufficio italiano brevetti e marchi. Ciononostante, a causa della complessità delle procedure di brevettazione e della scarsa - se non nulla - possibilità di correggere eventuali errori commessi in fase di stesura della domanda di brevetto, è certamente consigliabile richiedere la consulenza di un mandatario iscritto all'albo dei consulenti in brevetti.